IL SUCCESSO

Quando il suo impero raggiunse la massima espansione, la rivista Forbes stimava che egli fosse il settimo uomo più ricco del mondo, controllando l'80% della cocaina del mondo e il 30% delle armi illecitamente circolanti[4]. La sua organizzazione possedeva flotte di aerei, navi, veicoli costosi, così come ricche proprietà e vasti appezzamenti di terreno: le stime indicano che il cartello di Medellín incassasse 25 miliardi di dollari l'anno al suo momento più alto (circa 60 milioni di dollari al giorno). Ciononostante Escobar era considerato un eroe per molti abitanti di Medellín, si trovava a suo agio nelle relazioni con il pubblico e riuscì ad accreditarsi la fama di benefattore dei poveri al fine di ottenere consenso politico.
Fanatico degli sport, fece costruire stadi di calcio sponsorizzando squadre locali, ma anche scuole e ospedali, tutto per coltivare la sua immagine anche nella veste di "Robin Hood" distribuendo talvolta denaro ai poveri in cambio di fedeltà. La popolazione di Medellín infatti lo aiutava spesso fornendogli coperture, nascondendo informazioni alle autorità, o in ogni altro modo. Pablo Escobar, interessato a essere amato quanto temuto, venne così mitizzato da buona parte della popolazione povera colombiana nonostante le stragi senza precedenti di civili, poliziotti e militari colombiani di cui era responsabile

Nessun commento:

Posta un commento